Ogni questione relativa alla validità ed efficacia della vendita forzata deve essere fatta valere nell’ambito del processo esecutivo attraverso l’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., salvo casi eccezionali.

Il giudizio di divisione endo-esecutiva, pur costituendo una parentesi di cognizione nell’ambito del processo esecutivo, ne rimane soggettivamente ed oggettivamente distinto, tanto da non poterne essere considerato né una continuazione, né una fase.

La reiterazione della vendita, con ribassi del prezzo base, non determina sospensione ex art. 586 c.p.c., mentre la chiusura della procedura ex art. 164 bis disp. att. c.p.c. va disposta soltanto in ipotesi di soddisfazione irrisoria dei crediti.

Il debitore ed il proprio nucleo familiare potranno continuare ad abitare l'immobile pignorato quale abitazione principale sino all'emanazione del decreto di trasferimento. Ma dovranno evitare determinati comportamenti.

I debitori nell'ambito delle procedure esecutive immobiliari potranno chiedere la rinegoziazione del mutuo o un finanziamento ad altro istituto bancario, ma a determinate condizioni.